Sardegna, Comuni: ecco chi riapre e chi no dall’11 maggio

Sardegna, Comuni: ecco chi riapre e chi no dall’11 maggio

La situazione dei Comuni in Sardegna, c’è chi riapre e chi no lunedì 11 maggio. Nell’Isola sarà una riapertura a macchia di leopardo di negozi, parrucchieri e centri estetici. I Comuni procedono in ordine sparso nell’applicazione dell’ordinanza della Regione Sardegna che consente ai sindaci di disporre riaperture anticipate nei paesi dove l’Rt è minore di 0,5. Ecco la lista di chi riapre e chi no dall’11 maggio.

Città Metropolitana di Cagliari – I sindaci della Città Metropolitana di Cagliari non emetteranno ordinanze che consentiranno la riapertura delle attività lunedì 11 maggio, in anticipo sul Dpcm. Cagliari ha un Rt di 0,5, al limite della soglia massima, mentre l’indice di contagio dell’insieme dei comuni è 0,45. Tuttavia i 17 sindaci dell’area metropolitana hanno deciso all’unanimità la non riapertura degli esercizi.

Sassari – Niente apertura anticipata dei negozi anche a Sassari. Sulla base dell’Rt fissato a 0,96, il sindaco Nanni Campus ha scelto la strada della prudenza. Così domani, almeno fino al 17 maggio, le serrande delle attività di abbigliamento, calzature, gioiellerie, profumerie, parrucchieri, saloni di bellezza, tatuatori resteranno abbassate.

Nuoro – Nel capoluogo barbaricino la decisione per le riaperture rimane ancora incerta. “Dobbiamo ancora aspettare qualche giorno – spiega il sindaco di Nuoro Andrea Soddu – perché è bene chiarire alcuni aspetti legati all’indice di contagio che non c’è ancora e ai dispositivi da adottare. Tutto questo per tutelare al meglio sia il personale che lavora nelle attività produttive sia i clienti e tutta la nostra comunità”.

Olbia – Da lunedì 11 maggio il sindaco Settimo Nizzi ha deciso di autorizzare le aperture di tutte le attività commerciali. Su le serrande per parrucchieri, estetisti, gioiellerie, compresi i negozi di abbigliamento e calzature.

Porto Torres – Prosegue il lockdown per tutte le attività dei servizi alla persona che erano stati chiusi dall’inizio dell’emergenza coronavirus. “Allo stato attuale – spiega il sindaco Sean Wheeler – deve vigere il principio di cautela e alla luce dei dati, assolutamente inconsistenti, calcolati e divulgati dalla Regione Sardegna, abbiamo scelto di aspettare le più affidabili linee guida nazionali”.

Alghero – Nessuna riapertura. Il sindaco Mario Conoci sceglie la linea della prudenza come i colleghi di Sassari e Porto Torres. “Si rende necessario valutare ancora con attenzione la decisione sulle riaperture – spiega il sindaco – Alghero ha una situazione altamente confortante dal punto di vista sanitario, ma è opportuno che vengano fatte ulteriori valutazioni anche su base territoriale, tenuto conto della situazione della vicina Sassari”.

Oristano – Lunedì le serrande degli operatori dei servizi alla persona resteranno abbassate. Lo ha deciso il sindaco Andrea Lutzu che sottolinea: “Niente fughe in avanti. L’indice Rt di trasmissibilità a Oristano è stato classificato dai dati resi noti dalla Regione non calcolabile a causa della bassa presenza di contagi riscontrati. L’assenza di questo parametro non ci permette di stabilire se nei nostri territori si possa aprire in sicurezza o meno, perché, di fatto, non conosciamo il livello di presenza del virus tra le nostre comunità”.

Macomer – Scarse le possibilità di riapertura. “Siamo in gravissima difficoltà – dice il sindaco Succu – perché l’indice Rt annunciato dalla Regione per Macomer non ci è stato ancora fornito. Poi siamo in attesa che l’Inail ci dia le linee guida per i dispositivi di protezione individuali e le sanificazioni. Infine la nostra situazione è resa ancora più difficile dal nuovo positivo e dalla valutazione di altri tamponi che ci devono ancora arrivare. Non credo sia possibile aprire con queste incertezze”.

Carbonia – La prima cittadina Paola Massidda ha firmato due ordinanze con le quali dà il via libera alla riapertura, da lunedì 11 e fino al 17 maggio, di parrucchieri, estetisti, tatuatori e degli esercizi commerciali per la vendita al dettaglio. Le regole sono quelle di base: distanziamento tra i clienti, niente assembramenti, obbligo di mascherine, consigliato l’uso dei guanti e lavoro su appuntamento. Inoltre per le attività come parrucchieri ed estetisti, obbligo di camici, teli e asciugamani monouso.

Iglesias – Niente riaperture per negozi e centri estetici ancora chiusi a Iglesias. “L’indice Rt di trasmissibilità dell’infezione – spiega il sindaco Mauro Usai – risulta per il Comune di Iglesias ‘non classificabile’ e quindi non superiore o inferiore rispetto al tetto dello 0,5. Sono perfettamente consapevole che la scelta di non permettere un’apertura anticipata degli esercizi commerciali e dei servizi di cura alla persona sia impopolare, ma è il momento di assumere decisioni per il bene della collettività, e soprattutto per permettere una piena ripartenza con regole certe e con protocolli chiari. Se così non fosse – conclude il sindaco – rischieremo di provocare un ulteriore danno agli esercenti”.

Carloforte – Il sindaco Salvatore Puggioni ha firmato le ordinanze che riaprono i negozi per la vendita al dettaglio come quelli di abbigliamento, calzature, profumerie, gioiellerie, articoli da regalo, vendita mobili e comunque tutti quelli inseriti nel Codice Ateco 47.1. Riaprono anche tutte le attività legate ai servizi alla persona come parrucchieri, estetisti e tatuatori. Tra le regole da seguire mascherine obbligatorie, distanziamento tra le persone e sanificazione dei negozi.

Sant’Antioco – Il sindaco Ignazio Locci ha firmato l’ordinanza con la quale si consente l’apertura di alcune attività di quelle previste dall’ordinanza della Regione. Lunedì 11 maggio ci sarà l’ok per gli esercizi commerciali di vendita come profumerie, gioiellerie, negozi di abbigliamento e calzature. No al riavvio anticipato delle attività inerenti servizi alla persona, saloni di parrucchieri ed estetisti rimarranno dunque chiusi.

Tortolì – La situazione nella cittadina ogliastrina è ancora incerta e il sindaco Massimo Cannas spiega: “Stiamo ancora valutando. Siamo in attesa che venga chiarito il significato di Rt definito dalla Regione ‘non classificato’ come nel nostro caso. Appena verrà chiarito questo aspetto possiamo procedere con le riaperture”.

Villasimius – Il sindaco Gianluca Dessì ha firmato le ordinanze che prevedono la riapertura, da lunedì 11 maggio dei negozi di abbigliamento e calzature, gioiellerie, centri estetici, parrucchieri e barbieri. Tutte le attività dovranno attenersi ai protocolli di sicurezza. “La riapertura non può essere posticipata ancora, al momento non registriamo casi di coronavirus – spiega il sindaco – è necessario far ripartire il commercio locale e quelle poche attività impegnate nei servizi alla persone che si trovano nel nostro territorio”.

Sennori – Il primo cittadino Nicola Sassu ha autorizzato l’apertura da lunedì 11 maggio dei negozi di vendita al dettaglio di abbigliamento, calzature, gioiellerie, profumerie, parrucchieri, estetisti e tatuatori. La decisione del sindaco è stata presa considerando che in totale a Sennori sono stati registrati solo 9 casi di positività al virus, e di questi a oggi solo uno è ancora positivo.

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